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CALZATURE PROTETTIVE - FAQ

Codice: EDITORIALE FAQ SULLE CALZATURE


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Dettagli:

CALZATURE ANTINFORTUNISTICHE:
Come posso consultare le norme armonizzate europee?
Le norme nazionali ed internazionali sono soggette a copyright e, pertanto, non possono essere fotocopiate né in parte né totalmente. Le norme devono essere acquistate in originale presso l'ente di normazione del proprio paese che per l'Italia è l'UNI.  
  
Quanti sono i modelli di calzature per uso professionale?
I modelli di calzature per uso professionale sono così suddivisi:
zoccolo;
calzatura bassa (modello A);
calzatura alla caviglia (B);
stivale al polpaccio (C);
stivale al ginocchio (D);
stivale alla coscia (E).
Per definire il modello di una calzatura, è necessario misurare l'altezza del tomaio misurata verticalmente tra la superficie superiore della parte estrema posteriore del sottopiede ed il punto più alto della parte posteriore del tomaio. All'interno delle norme europee armonizzate EN ISO 20345:2004, EN ISO 20346:2004 e EN ISO 20347:2004, è presente una tabella che prescrive le altezze minime d'ogni modello in base alla misura della calzatura.  
  
Cosa sono le calzature antistatiche?
Le calzature antistatiche sono DPI che dovrebbero essere utilizzati quando è necessario ridurre al minimo l'accumulo di cariche elettrostatiche dissipandole, evitando così il rischio di incendio, per esempio di sostanze infiammabili e vapori nei casi in cui il rischio di scosse elettriche provenienti da un apparecchio elettrico o da altri elementi sotto tensione non è stato completamente eliminato. Occorre notare tuttavia che le calzature antistatiche non possono garantire una protezione adeguata contro le scosse elettriche, poiché inducono unicamente una resistenza tra il piede ed il suolo. Nel caso in cui il rischio di scosse elettriche non sia stato completamente eliminato, è essenziale ricorrere a misure aggiuntive. Tali misure, nonché le prove supplementari qui di seguito elencate dovrebbero far parte dei controlli periodici del programma di prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro. L'esperienza ha dimostrato che, ai fini antistatici, il percorso di scarica attraverso un prodotto deve avere, in condizioni normali, una resistenza elettrica minore di 1.000 Mohm in qualsiasi momento della vita del prodotto. È definito un valore di 100 kohm come limite inferiore della resistenza del prodotto allo stato nuovo, al fine di assicurare una certa protezione contro scosse elettriche pericolose o contro gli incendi, nel caso in cui un apparecchio elettrico presenti difetti quando funziona con tensioni fino a 250V. Tuttavia, in certe condizioni, gli utilizzatori dovrebbero essere informati che la protezione fornita dalle calzature potrebbe essere inefficace e che devono essere utilizzati altri metodi per proteggere il portatore in qualsiasi momento. La resistenza elettrica di questo tipo di calzature può essere modificata in misura rilevante, dalla flessione, dalla contaminazione o dall'umidità. Queste calzature non svolgeranno la loro funzione se sono indossate ed utilizzate in ambienti umidi. Conseguentemente, occorre accertarsi che il prodotto sia in grado di svolgere la propria funzione di dissipare le cariche elettrostatiche e di fornire una certa protezione durante tutta la sua durata di vita. Si raccomanda all'utilizzatore di eseguire una prova di resistenza elettrica in loco e di utilizzarla ad intervalli frequenti e regolari. Se le calzature sono utilizzate in condizioni tali per cui il materiale costituente le suole viene contaminato, i portatori devono sempre verificare le proprietà elettriche della calzatura prima di entrare in una zona a rischio. Durante l'uso delle calzature antistatiche, la resistenza del suolo deve essere tale da non annullare la protezione fornita dalle calzature. Durante l'uso, non deve essere introdotto alcun elemento isolante tra il sottopiede della calzatura ed il piede del portatore. Qualora sia introdotta una soletta tra il sottopiede ed il piede, occorre verificare le proprietà elettriche della combinazione calzatura/soletta.  
  
Cosa sono le calzature conduttive?
Le calzature elettricamente conduttive sono DPI che dovrebbero essere utilizzati quando è necessario ridurre al minimo l'accumulo di cariche elettrostatiche dissipandole nel minore tempo possibile, per esempio, durante la manipolazione di esplosivi e nei casi in cui il rischio di scosse elettriche provenienti da un apparecchio elettrico o da altri elementi sotto tensione è stato completamente eliminato. Al fine di garantire che questo tipo di calzatura sia veramente conduttiva, è stato definito un limite superiore di resistenza allo stato nuovo di 100 kohm. Durante l'uso, la resistenza elettrica delle calzature fabbricate con materiali conduttivi può variare in misura significativa per gli effetti della flessione e della contaminazione, occorre, pertanto, accertarsi che il prodotto sia in grado di svolgere la propria funzione di dissipare le cariche elettrostatiche durante tutta la loro durata di vita. Di conseguenza, in caso di necessità, si raccomanda all'utilizzatore di eseguire una prova di resistenza elettrica in loco e di utilizzarla ad intervalli regolari. Questa prova e quelle qui di seguito citate devono far parte dei controlli periodici del programma di prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro. Se le calzature sono utilizzate in condizioni tali per cui il materiale costituente la suola viene contaminato da prodotti che possono aumentare la resistenza elettrica della calzatura stessa, i portatori dovrebbero sempre verificare le proprietà elettriche delle calzature prima di entrare in una zona a rischio. Durante l'uso delle calzature conduttive, la resistenza del suolo deve essere tale da non annullare la protezione fornita dalle calzature. Durante l'uso, non deve essere introdotto alcun elemento isolante tra il sottopiede della calzatura ed il piede del portatore. Qualora sia introdotta una soletta tra il sottopiede ed il piede, occorre verificare le proprietà elettriche della combinazione calzatura/soletta.  
  
Una calzatura marcata WRU, S2, S3, P2, P3, O2 o O3 garantisce la totale impermeabilità all'acqua?
No, le calzature per le quali è dichiarata la resistenza alla penetrazione ed assorbimento d'acqua del tomaio (WRU, S2, S3, P2, P3, O2 o O3) non garantisce la totale impermeabilità all'acqua, in quanto solo il materiale uso tomaio è idrorepellente e l'acqua potrebbe entrare dalle giunzioni tra parti del tomaio, giunzioni tra tomaio e suola, giunzioni tra tomaio e soffietto, perforazioni e/o forature dovute alla presenza di cuciture. Le uniche calzature che garantiscono la totale impermeabilità all'acqua sono le calzature di classificazione I marcate "WR" (garantiscono una resistenza all'acqua fino ad almeno 1.000 passi effettuati con un livello d'acqua di 5 mm al di sopra della linea in aggetto, ovvero della linea di giunzione tra tomaio e suola) e tutte le calzature di classificazione II.  




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