-
DISTEL

VILTOMEXTREME

ROCK EXOTICA

YALE

FTC

RAPTOR

DOG SPORT ITALIA

VILTOMCHEF

ESD

KASK

EDELRID

silky

Kong

petzl

CAMP SAFETY

CLIMBING TECHNOLOGY

SKYLOTEC

FISKARS

HAIX

PORTABLE

TEUFELBERGER

ISC SOLUTIONS

DMM

NOTCH

LOGOSOL

TREEMOTION

GLEISTEIN ROPES

TEKNOFORM

ALIMENTARI

BOZZETTO

BLACK FRIDAY

LORDS ARMY

Iscrizione newsletter

STRUMENTI E SISTEMI DI ABBATTIMENTO BOSCHIVO

Codice: EDITORIALE ABBATTIMENTO PIANTE


Compila il modulo per contattarci

acconsento al trattamento dei dati personali

Messaggio inviato


Dettagli:

Abbattimento delle piante

Capitolo 1- Descrizione della fase

Come descritto nel documento di comparto le aree boschive presenti nel territorio sono collocate, tranne qualche piccola eccezione, in zone alto collinari ed in quelle montane vere e proprie.

La forma di conduzione dei boschi va dal ceduo all’alto fusto e le specie più rappresentate sono:

• latifoglie come castagni, querce, robinie, carpini, ecc

• conifere come abete bianco, douglasia, ecc.

I tagli boschivi riguardano quindi: - cedui puri o misti; - cedui trattati a sterzo; - cedui invecchiati; - diradamenti nei cedui a densità colma ; - tagli di avviamento all’alto fusto - tagli di diradamento o sfollo nelle fustaie coetanee; - taglio di fustaia su ceduo; - tagli di disetaneizzazione; - tagli di manutenzione nelle pertinenze di manufatti (elettrodotti, viabilità, ecc.); - taglio di piante secche, divelte o stroncate.

Il materiale che si ricava dall’abbattimento delle piante, in relazione al tipo di bosco e/o delle stesse piante, viene impiegato come: - legna da ardere; - paleria; - legname per falegnamerie.

 Le piante da abbattere vengono scelte in relazione al tipo di conduzione del bosco ma può accadere, e spesso accade, che si debbano tagliare piante danneggiate da agenti atmosferici o da movimenti di frana (piante a terra e/o piante troncate).

Una volta individuata la pianta da abbattere, l’operatore provvede al suo atterramento mediante il taglio, nella zona del colletto, del fusto dalla ceppaia, utilizzando la tecnica di abbattimento più indicata per orientare l’albero verso la direzione di caduta prescelta.

Il taglio è effettuato in modo diverso a seconda delle dimensioni (diametro) della pianta ed in relazione alla pendenza naturale di questa. Nel caso di piante con diametro al colletto inferiore a 20 centimetri (per esempio taglio del ceduo) basta un solo taglio leggermente inclinato verso la direzione di caduta.

Se invece la pianta ha un diametro superiore ai 20 centimetri oppure la si vuol far cadere in una direzione diversa dalla sua pendenza naturale, il taglio deve essere eseguito in più fasi, ad esempio impiegando la tecnica di abbattimento con taglio di direzione.

Per agevolare e direzionare l’atterramento possono essere impiegati cunei idraulici specifici, leva di abbattimento, slittino e sistemi di trattenuta o guida dell’albero come il paranco tenditore tir-for o il verricello.

Le operazioni di abbattimento vengono svolte da operatori esperti, adeguatamente informati ed addestrati all’uso della motosega, all’applicazione di tecniche di taglio e all’adozione di precise procedure di lavoro.

Nel nostro territorio gli abbattimenti e/o i tagli di piante già atterrate vengono effettuati impiegando motoseghe di diverse potenze in relazione al tipo e alle caratteristiche della pianta da abbattere.

Capitolo 2 – Attrezzature, macchine ed impianti

a) Motosega: E’ una macchina da taglio impiegata per l’abbattimento delle piante, per la sramatura e per la depezzatura del legname. Le ditte prese in esame impiegano motoseghe con motore a due tempi alimentate con miscela di benzina ed olio.

La motosega è composta da un gruppo motore, da un organo di taglio e dalle impugnature: - Il gruppo motore è racchiuso da una carter ed è costituito da un motore endotermico a due tempi monocilindrico, raffreddato ad aria, con carburatore a membrana che è capace di funzionare indipendentemente dalla posizione della macchina.

Il motore è collegato tramite un corto tubo di scarico al silenziatore esterno (installato in modo da non permettere il contatto con l’operatore e con il tubo di scarico rivolto nella direzione opposta a quella dell’operatore in modo che questo non venga investito dai gas); i gas di scarico possono contenere delle scintille che potrebbero essere pericolose in presenza di materiale infiammabile, pertanto alcune marmitte sono dotate di retina para scintille.

Il carter contiene, oltre al motore, il serbatoio del carburante e del lubrificante per l’organo di taglio. Esternamente è presente una manopola di avviamento con corda auto avvolgente. In prossimità del collegamento con la barra di guida può essere montato un artiglio che serve ad appoggiare (ancorare) la macchina al tronco da tagliare. 

Dall’albero motore il moto è trasmesso, alla catena tagliente, tramite un pignone (es. rocchetto dentato); tra l’albero motore e il pignone è interposta una frizione ad innesto centrifugo che si aziona automaticamente quando il motore viene accelerato; la frizione entra in movimento solo al di sopra di un preciso numero di giri (superiore ai giri del minimo) e questo permette di non far girare la catena al minimo, ma di regolare il suo movimento con il pulsante dell’acceleratore.

- L’organo di taglio è composto dalla catena tagliente che scorre su una barra di guida scanalata. La catena tagliente è costituita da maglie di guida, da maglie di collegamento e da maglie di taglio le quali hanno i denti di taglio posti alternativamente a destra e a sinistra della catena; la connessione tra i tre tipi di maglie è realizzata mediante rivetti.

La barra di guida serve per far scorrere la catena e di solito è composta da una lamina di acciaio sulla cui parte esterna è presente una scanalatura (guida catena) all’interno della quale si inseriscono dei dentini presenti sulle maglie di guida.

Sulla punta della barra é presente un cuscinetto di rinvio (rotella di punta) che serve per facilitare lo scorrimento della catena. Dal lato opposto sono presenti delle fessure che servono per il montaggio e per la regolazione della tensione tramite un dispositivo tenditore a vite che agisce sulla barra di guida.

Per evitare attriti eccessivi tra la catena e la barra di guida scanalata e per facilitare il taglio, la motosega è dotata di un sistema di lubrificazione di tipo automatico che preleva tramite una pompa l’olio dall’apposito serbatoio e tramite un foro lo distribuisce nella scanalatura della barra.

Alla base della barra è presente un perno (nottolino) che serve ad intercettare la catena in caso di rottura o fuoriuscita dalla barra, in modo da evitare o smorzare il colpo di frusta sulle mani e/o altre parti dell’operatore. 

- Le impugnature (una posteriore ed una anteriore) sostengono il corpo della motosega (motore, serbatoi del carburante e del lubrificante, carburatore, organi della trasmissione di collegamento e comando) al quale sono connesse tramite supporti antivibranti.

Sull’impugnatura posteriore ed in sua corrispondenza, sono installati gli organi di comando composti da:

- un interruttore di avviamento – arresto (start- stop).

- un grilletto acceleratore con dispositivo di bloccaggio-sicurezza (posto diametralmente al grilletto) che impedisce l’azionamento dell’acceleratore quando la mano dell’operatore non stringe saldamente l’impugnatura in modo da evitare azionamenti accidentali;

- un dispositivo di avviamento a freddo (starter);

L’impugnatura posteriore è conformata in modo da proteggere la mano dell’operatore in caso di rottura della catena ed assicura la presa nonostante l’eventuale presenza di rami o frasche.

L’impugnatura anteriore si estende anche lateralmente al corpo della motosega e serve per sostenere e manovrare la macchina. In prossimità dell’impugnatura anteriore si trova il dispositivo di azionamento del freno catena che è conformato in modo da proteggere la mano dell’operatore in caso di rottura della catena stessa. 

Il freno catena serve ad interrompere il movimento della catena stessa ed è comandato dall’azione volontaria o involontaria della mano dell’operatore che spinge il dispositivo di protezione anteriore della mano verso la catena di taglio.

Tale dispositivo può intervenire anche automaticamente per inerzia della massa della protezione anteriore della mano quando questa viene sollecitata da un brusco spostamento della motosega, per esempio quando la barra si impenna in direzione dell’operatore, come nel caso di un contraccolpo.

Questo dispositivo una volta azionato deve mantenere la posizione di bloccaggio della catena.

Le ditte esaminate, per quanto osservato, impiegano motoseghe con marcatura CE; solitamente sono di media potenza, con le seguenti caratteristiche:

- cilindrata: compresa tra i 40 e i 65 cm3;

- potenza: 2-5 kW;

- peso: tra i 5 e gli 8,5 kg;

- lunghezza barra: 40 – 50 cm. 

 

b) Leva di abbattimento:

Attrezzo manuale costituito da una particolare leva in metallo che serve per aiutare l’operatore nell’atterramento di piante di piccole e medie dimensioni.

c) Cunei:

Attrezzi in legno plastica o alluminio, con due facce a debole convergenza, utilizzati per coadiuvare l’atterramento di un albero nelle operazioni di abbattimento e, in alcuni casi, per tenere aperto il taglio nella fase di sezionatura.

d) Roncola:

Attrezzo costituito da una lama adunca, tagliente lungo il bordo interno dell’ansa, dotata all’estremità di un’impugnatura in legno o in dischetti di cuoio sovrapposti; viene impiegata per sezionare o sramare legname di piccolo diametro.

e) Accetta:

Attrezzo costituito da una testa di acciaio, con un bordo tagliente, infilata in un manico. Utilizzata per il taglio di alberi e di rami di piccolo diametro.

f) Mazza per inserimento dei cunei:

Viene impiegata per colpire ed inserire i cunei all’interno del taglio.

g) Slittino:

Attrezzo per agevolare l’atterramento degli alberi nei diradamenti di giovani soprassuoli densi di conifere.

E’ composto da uno scafo e da una fune passante che lo attraversa; un capo della fune viene fissato alla pianta e l’altro capo serve per il tiro da parte dell’operatore.

h) Attrezzature ed accessori per manutenzione: Cacciaviti, chiavi, lime ecc

 i) Taniche per rifornimento miscela ed olio catena della motosega:

Sono impiegate solitamente taniche in plastica omologate per il trasporto del carburante e dell’olio di lubrificazione per la catena. Sono dotate di dispositivo antitraboccamento; spesso vengono usate doppie taniche con due serbatoi (uno per il carburante ed uno per l’olio).




E-mail

Seleziona i tuoi interessi


Iscriviti acconsento al trattamento dei dati personali



*otterrai 10 € di sconto su un acquisto di almeno 50 € valido a 15 giorni dall'iscrizione della newsletter