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DISPOSITIVI DI SICUREZZA - EQUIPAGGIAMENTO

Codice: EDITORIALE EQUIPAGGIAMENTO TREE CLIMBING


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Dettagli:

DPI DI SICUREZZA

I DPI sono attrezzature , dispositivi e indumenti che, scelti in seguito di una valutazione dei rischi del lavoro da eseguire, aiutano a ridurre ulteriormente il rischio dopo la prevenzione, formazione e addestramento.

Ogni DPI deve garantire un livello d sicurezza adeguato al suo utilizzo e di conseguenza essere adatto al compito scelto, proporzionato e non ostacolante. Quindi i DPI devono essere IDONEI ( misura corretta), ADEGUATI (proteggere da rischi specifici) e APPROPRIATI ( permettere di eseguire il lavoro).

I dispositivi di sicurezza devono riportare il marchio CE, possono rispondere a 3 livelli di protezione e sono collegati con le normative di sicurezza EN (europee) e ANSI (americane).

LONGE DI POSIZIONAMENTO:

Nel lavoro su piante viene utilizzato un cordino che si collega orizzontalmente da un lato all’altro dell’imbracatura, si utilizza in pratica un sistema di collegamento tra un attacco laterale all’altro che, passando attorno al fusto o ai rami, consente il posizionamento in sicurezza.

Esistono molti modi per costruire questi dispositivi, le longe hanno generalmente una lunghezza compresa tra 3-5/6 m e con molti possibili bloccanti per la regolazione (meccanici o semplici nodi). Le longe sono regolate dalla normativa CE EN 358.

Nell’assemblare una longe di posizionamento è necessario che ci sia una compatibilità tra gli elementi del sistema.

 

BLOCCANTI:

I bloccanti sono dispositivi meccanici che scorrono sulla corda solo in una direzione e che messi in carico si arrestano nella direzione opposta, possono essere dentati o con camme scanalate o lisce. Non possono essere utilizzati come protezione per le cadute dall’alto in quanto danneggerebbero le funi. Vengono impiegati invece per la risalita su corda o come ‘’non ritorno’’ nei sistemi di sollevamento manuali.

Il principio dei bloccanti nacque grazie all’adozione di nodi che svolgevano tale funzione, il più classico di tutti era certamente il prusik, che blocca la corda sia in salita che in discesa.

I bloccanti sono stati ideati anche per salvaguardare l’usura dei materiali, infatti, il metallo che scorre sulla corda non danneggia la fune mentre i nodi che scorrono sulle funi creano attrito che può portare al danneggiamento della fune.

Si riconoscono bloccanti come il CROLL che vengono fissati sulla corda e hanno un occhiello per la connessione con un moschettone, generalmente usati come bloccanti ventrali nelle risalite.

Lo stesso principio viene ritrovato nei bloccanti TIBLOC, piccoli dispositivi dentellati che vengono fissati sulla corda e fissati mediante un moschettone. Hanno la stessa funzione dei nodi bloccanti ma si applicano in pochi secondi, utilizzati generalmente nelle emergenze.

Esistono anche bloccanti da caviglia come il PANTIN utile per le risalite su corda singola.

Per agevolare le risalite sono state inventate le maniglie bloccanti che possono essere fissate alla corda ed afferrate.

 

DISCENSORI:

Sono meccanismi che permettono la discesa su corda, il tree climber si assicura al discensore e lo utilizza calandosi sulla fune regolandone la velocità di discesa, i discensori hanno un sistema di bloccaggio automatico in caso venga lasciato improvvisamente laddove tale sistema non fosse presente si utilizzano dei nodi specifici.

I discensori sono regolati danna normativa EN 341, il funzionamento è semplice, la corda passa in essi ed è obbligata a compiere una curva attraverso una camma che se messa in carico la comprime, attraverso una leva si riduce tale pressione per poter scendere.

 

FALSA FORCELLA:

il tree climber si sposta in pianta e deve accedervi attraverso un sistema di corde che viene fissato all’albero, per fare questo vengono utilizzati i sistemi di ancoraggio. La relativa normativa (EN 795) riguarda diversi dispositivi per lo più tessili.

In particolare vengono utilizzati anelli di fettuccia (sistemi chiusi mediante cuciture certificate con un carico di rottura non inferiore a 22 kN), false forcelle (fettucce biasolate con ai due estremi due connettori o due anelli), mutianchor (spezzone di corda biasolato con nodo prusik per la regolazione in funzione della circonferenza del tronco) e moltiplicatori di ancoraggio(piastre in lega di alluminio di varie forme dotate di fori ai quali si possono collegare corde o dispositivi con connettori).

 

SAGOLINO E SACCHETTI DA LANCIO:

Utilizzati per issare la corda di ascesa in pianta del climber, è necessario un mezzo per elevarla nella forcella prescelta secondo le prassi. Si tratta di tracce vuote ed appiattite in polipropilene con un diametro di circa 2,8 mm. La lunghezza puo variare dai 50 ai 100 m, il carico di rottura è di 300 Kg (solo per dispositivi per usi particolari rispetto ai modelli tradizionali).

I sacchetti da lancio che vengono collegati al sagolino possono avere misure e colori diversi in base all’ambiente di utilizzo. La forma affusolata è utile per ragioni di aerodinamicità.

 

CARRUCOLE:

le carrucole in questo ambito sono utilizzate per svariati impieghi, il modello tradizionale di normativa supporta corde da 11-13 mm con un carico di rottura di almeno 22 kN.

La carrucola può essere doppia per la funzione teleferica, può essere semplice e leggera usata in accoppiamento con il nodo bellunese o con altro nodo, ci sono carrucole speciali per corde sovradimensionate o sottodimensionate.

Esistono carrucole speciali chiamate rigging in acciaio inox con alti carichi di rottura.

Le carrucole sono regolate dalla norma EN 12278.

LOCKJACK E SPIDERJACK:

Come i dispositivi discensori hanno limitato attriti, usura e sfregamenti rispetto ai nodi basilari allo stesso modo questo concetto è stato applicato ad altri dispositivi.

Un esempio ne è il LOCKJACK un DPI in grado di scorrere su corda da 11 a 13 mm e di bloccarsi mediante una semplice camma. E’ un DPI a norma che consente di salire e scendere in pianta in sicurezza. Questo attrezzo permette lo scorrimento libero della corda ed è consigliato l’uso ai soli professionisti, un principiante potrebbe non avere l’esperienza per trasformare la sua conoscenza teorica in movimenti veri. La liberta di scorrimento della corda potrebbe trasformarsi in una trappola.

Un altro sistema che sfrutta le stesse caratteristiche è lo SPIDERJACK in pratica l’evoluzione del lockjack. Questo DIP è più piccolo e compatto e come sistema di calata adotta una leva, rispetto al lockjack rimane più vicino all’imbracatura e ciò agevola ulteriormente i movimenti e limita i rischi di aggancio. Si consiglia sempre l’uso da parte di esperti a causa della forte reattività ai movimenti.

Entrambi i dispositivi sono regolati dalla norma EN 358.

 

ZIZAG:

E’ un dispositivo CE di regolazione della corda, consiste in un prusik in acciaio che incorpora una puleggia montata su cuscinetti a sfera per facilitare il recupero della corda. E’ inoltre dotato di un girello che tramite un anello costituisce il punto di collegamento per l’imbracatura, questo riduce l’attorcigliamento della corda e consente all’attrezzo di essere sempre in posizione corretta.

In sostanza la corda viene obbligata dalle camme ad effettuare delle curve a zigzag che unito al movimento delle maglie regolano la lunghezza del sistema in corda doppiata.

Le maglie della catena garantiscono tramite attrito sulla corda un azione frenante progressiva per uno spostamento fluido, l’acciaio di cui è costituito garantisce una lunga durata nonostante lo sfregamento.

L’attrezzo mostra una buona capacità di recupero della corda a due mani dall’alto soprattutto se da 11mm. Basta qualche metro di corda sotto lo zigzag e questo scivola facilmente attraverso le maglie, la leva di bloccaggio montata su molla permette una grande precisione nella regolazione della pressione e di conseguenza nella velocità di spostamento.

Non è indicato per i principianti in quanto meno stabile del nodo bellunese ma per un esperto riduce sicuramente le possibilità di errore insite nella composizione di un nodo.

 

Si raccomanda come per tutti i DPI una grande attenzione nella lettura del manuale d’uso, il dispositivo inoltre è stato concepito per la corda doppiata e non deve essere utilizzato su corda singola.




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