L’ELETTROMAGNETISMO
Sul nostro pianeta da sempre è presente un fondo naturale di radiazioni non ionizzanti (NIR non-ionising radiations), dovuto alle emissioni di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici del sole, dell’atmosfera e della terra stessa. Lo sviluppo tecnologico conseguente all’utilizzo dell’elettricità ha introdotto nell’ambiente apparati ed impianti legati alle attività umane che, quando in esercizio, sono sorgente di campi elettromagnetici di intensità dipendente dalle caratteristiche tecniche e di funzionamento. Le principali sorgenti tecnologiche di campi elettromagnetici in ambiente esterno per l’Alta Frequenza sono gli impianti per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione. Le stazioni radio-base (SRB) per la telefonia cellulare diffondono il segnale in aree limitate ed hanno potenza di entità ridotta: per una copertura del territorio col servizio di telefonia è necessaria una diffusione capillare in ambito urbanizzato.Gli impianti radiotelevisivi diffondono invece il segnale su aree più vaste ed hanno potenze emissive più elevate. Invece fra le sorgenti a Frequenza Estremamente Bassa (ELF) in campo ambientale vi sono gli elettrodotti – ossia l’insieme delle linee elettriche, delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione, utilizzate per il trasporto e la distribuzione di energia elettrica – e gli apparecchi alimentati da corrente elettrica (elettrodomestici e videoterminali). Per le linee elettriche, maggiore è la tensione e la corrente circolante, maggiore è l’entità del campo magnetico prodotto e quindi presente nelle vicinanze.
SOLUZIONE
Se riscontrassi una fonte di elettromagnetismo in casa (o sul luogo di lavoro) fuori norma o comunque superiore a 3/4 V/m, le possibili soluzioni sono: Determinare, se possibile, la fonte inquinante con Nuvap N1 (in modalità misura puntuale) ed allontanarla dai luoghi dove si trascorrono più ore al giorno; ad esempio se la causa fosse una lampada o un sistema radio, cercare di allontanarla dalla zona letto al fine di minimizzare l’esposizione alle onde elettromagnetiche. Spostare il letto o il tavolo da lavoro nelle aree più salubri e incontaminate della casa al fine di contenere la ricezione di emissioni inquinanti; è possibile facilmente individuare tali aree grazie a N1 (in modalità misura puntuale). Spegnere sempre il router WiFi quando non serve e sempre durante le ore di riposo e suggerire tale prassi anche ai vicini di casa al fine di minimizzare le ore di esposizione continua. Se fosse impossibile determinare un’area incontaminata in casa e/o ambiente di lavoro per via di un’emissione fuori norma ti consigliamo di avvalerti di un perito specifico al fine di individuare la fonte inquinante e richiederne la messa a norma di legge. E’ possibile comunque introdurre tecniche costruttive evolute per ristrutturare la propria abitazione per introdurre materiali e sistemi anti-elettrosmog. Il supporto Nuvap potrà informarti sulla possibilità di effettuare test approfonditi di laboratorio ed indicarti le aziende specializzate nelle ristrutturazioni anti-elettrosmog.