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I cani infermieri che soccorrono i padroni diabetici

Codice: EDITORIALE EDITORIALE APR 2015


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Avvertono in anticipo gli sbalzi della glicemia e lo segnalano. L'istruttore Zampieri: «Portano il kit per la misurazione e presto allerteranno il 118

Sentono in anticipo l'arrivo di una crisi ipo e iperglicemica e la segnalano tempestivamente al padrone. Se questi è assopito o peggio svenuto, prendono in bocca il kit della misurazione della glicemia, lo svegliano e glielo consegnano. Presto saranno in grado, qualora il padrone non rispondesse alle loro sollecitazioni, di dare l'allarme al centralino di Verona emergenza. Sono cani infermieri, alleati insostituibili dei diabetici che i volontari di Progetto Serena stanno addestrando da più di un anno. Cani normali, dal cucciolo al bastardino di sei anni, che giocando hanno imparato a utilizzare al meglio quel dono prodigioso che è l'olfatto canino e a metterlo a disposizione dei loro padroni. L'idea del progetto è di Anna Butturini, insulinodipendente da più di 40 anni, che grazie all'Associazione diabetici di Verona è riuscita a far partire - seppur in via sperimentale - il progetto di sinergia uomo-animale che negli Usa e in altri stati europei è realtà da anni. A seguire i cani passo passo nell'addestramento è l'istruttore cinofilo Roberto Zampieri. « Non costruiamo cani da spettacolo», dice, «ma formiamo cani spettacolari che grazie alla relazione con il proprietario collaborano divertendosi, perchè l'addestramento è basato sul gioco, sullo scambio. Il cane sente la crisi iper o ipoglicemica e il padrone lo ringrazia con coccole e un bocconcino». L'addestramento viene modulato sulle caratteristiche del cane e prevede due sedute a casa del diabetico e due all'aperto, «solitamente a Villa Buri, il lunedì e il giovedì dalle 15 alle 18.30», spiega Zampieri, «perchè il cane deve imparare a sentire la crisi anche all'aperto, quando è distratto da altri cani, persone e odori». Gli allievi sono al momento tre. Spiega l'istruttore: «Ogni cane ha elaborato la sua strategia. Briquet: Se "papà" Alberto tarda a fare la misurazione della glicemia, Briquet prende la borsa con il kit e gliela porge. Se Anna sta dormendo e non si sveglia, Red va a chiamare Raf fermandosi davanti alla porta del bagno dove lei fa sempre le misurazioni, per dire: lo deve fare. Se Cecilia, infine, va in crisi e non si sveglia, il cucciolone Thor prende la borsa con il kit e lo porta alla mamma. Non ci sono razze più portate di altre a questa collaborazione, i risultati più sorprendenti li stiamo ottenendo con due meticci, che oggi segnalano la crisi senza sbagliare». Come si può seguire il corso con il proprio cane? «Sul profilo Facebook di Progetto Serena è spiegato tutto», conclude Zampieri, «chiediamo solo un contributo spese per le trasferte a casa del diabetico. Che potrà contare su un amico affidabile in ogni situazione».P.COL.




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