Sul mercato si trova un'ampia offerta di modelli e prestazioni, capace di soddisfare tutte le esigenze, dai piccoli lavori di giardinaggio a quelli forestali più pesanti Per il taglio dell’erba in parchi, giardini, coltivazioni arboree, arbustive e orticole, soprattutto quando si deve operare in angoli ristretti, lungo bordi, attorno a piante od ostacoli, su rampe, scarpate e pendii, nonché nel caso del recupero di incolti che devono essere liberati dalla vegetazione, tra le piccole attrezzature agricole il decespugliatore con motore a scoppio è una delle più diffuse, nonché indispensabili.
I modelli più utilizzati sono quelli con motore a due tempi a miscela che coprono un range di cilindrate variabili da 21 cc a 62 cc e sviluppano potenze da 0,63 kW (0,85 CV) a 3,3 kW (4,5 CV). I modelli con motore a quattro tempi hanno cilindrate variabili da 25 a 36 cc, con potenze da 0,72 kW (1 CV) a 1,2 kW (1,6 CV). Per lavori di rifinitura e di taglio dell’erba è sufficiente un decespugliatore con motore avente cilindrata tra 25 e 40 cc.
I modelli con motore a quattro tempi, alimentati con benzina, sono maggiormente rispettosi dell’ambiente e dell’operatore, in quanto presentano il vantaggio di ridurre i consumi, le emissioni dei gas di scarico, nonché le vibrazioni e la rumorosità, rispetto ai modelli con motore a due tempi di analoga potenza. I motori a scoppio equipaggiano sia decespugliatori con asta rigida (fissa) che con motore a zaino e trasmissione flessibile.
Quando le condizioni operative diventano impegnative per la fittezza e la vigoria della vegetazione servono modelli di cilindrata superiore, rivolti a un uso pesante e professionale, che consentono di lavorare nelle situazioni più difficili con erba alta e fitta, su cespugli spessi e resistenti, condizioni che mettono a dura prova le testine di taglio e il motore.
Fonti: Vita in campagna