PER PRESERVARE LA SALUTE E L'ESTETICA DEGLI ALBERI ORNAMENTALI
Un albero messo a dimora in maniera corretta non avrebbe bisogno di essere potato se non per rimuovere i rami secchi. Qualora non si possa prescindere dalla potatura (rami che ostacolano, rami prossimi a linee elettriche, rami attaccati da patogeni...) è opportuno rispettare alcune semplici regole elencate di seguito per garantire la vitalità e l'estetica dell'albero.
Le potature mal eseguite favoriscono lo sviluppo di patogeni che possono portare alla morte o alterare le stabilità meccaniche dell’albero minacciando anche l'incolumità delle persone.
IL PERIODO
Per minimizzare i danni all'albero, potare alla fine dell’inverno. Evitare la primavera quando l'albero forma le nuove foglie, perché in questo periodo le sostanze di riserva della pianta sono al minimo ed è più facile danneggiare i tessuti intorno al taglio (strappo della corteccia). Per l'eliminazione delle parti secche il periodo è meno rilevante.
PRESERVARE IL COLLETTO
Gli alberi producono delle sostanze natu-rali che ostacolano l’ingresso di agenti patogeni. Per pre-servare questa barriera alla base del ramo bisogna preservare il colletto eseguendo il taglio con un angolazione ben preci-sa (v. figura). Ciò consente la formazione regolare del callo di cicatrizzazione attorno alla zona protetta. La ferita sarà inoltre più piccola rispetto a quella che provocherebbe un taglio a filo del tronco.
REGOLA DEI 3 TAGLI
Per evitare di strappare la corteccia i rami dovrebbero essere rimossi eseguendo tre tagli. Evitare di tagliare rami vitali con diametro superiore a 3 cm specie se nella parte apicale. I danni meccanici prodotti da interventi non cor-retti diventano la via d’ingresso per patogeni (funghi, insetti).
TAGLIO DI RAMI E GETTI LATERALI
Tagliare il ramo fino alla base senza lasciare monconi ma sempre rispettando il colletto, in prossimità di una gemma o di un altro getto laterale per rispettare il modello di crescita naturale.
PER CONCLUDERE
I suggerimenti riportati sono, per ovvia brevità, soltanto una sintesi di una scienza ampia e complessa. Il nostro Paese e le Amministrazioni che lo governano abbisognano quanto mai di nozioni corrette a riguardo, trovandosi ancora in posizioni evidentemente arretrate rispetto alla maggior parte dell’Europa (Germania, Francia ed Inghilterra in testa).
Gli alberi dovrebbero abbellire paesi e città, strade e viali, alleviando nel contempo gravi problemi procurati dal progresso tecnologico come polveri, rumori, insalubrità. Non dovrebbero mai essere, come troppo spesso si nota, una presenza informe e sofferente, esteticamente e funzionalmente sbagliata.
Rimane del tutto implicito che le predette norme di potatura non devono mai essere applicate a quella classe di alberi comunemente nota come sempreverdi o conifere la cui chioma va rispettata nella sua integrità con eccezione dei rami bassi che, in caso di necessità, possono essere eliminati interamente senza lasciare monconi.
Va sottolineato, infine, che una pianificazione accurata del verde urbano volta alla scelta della specie adatta e del luogo di messa a dimora che garantisca uno spazio sufficiente allo sviluppo della pianta, consentirebbe di evitare inutili interventi di potatura con un notevole risparmio di tempo e di denaro.
Fonte: CENTRO STUDI PER L'AMBIENTE ALPINO